Nella notte tra lunedi e martedi, Liberty Plaza, vale a dire a dire Zuccotti Park a New York, il parco privato occupato dai manifestanti del movimento Occupy Wall Street, http://occupywallst.org/ , dallo scorso 17 settembre, con tende dentro le quali pare abbiano trovato spazio, tra gli altri dedicati ai momenti assembleari, una cucina e una biblioteca, è stato sgomberato dai reparti antisommossa della polizia. La zona tutta intorno al parco era stata resa off limits ai giornalisti e le cronache parlano di oltre duecento arresti tra gli occupanti. L'azione è stata voluta dal sindaco, appoggiato e sostenuto dai commercianti della zona. Negli Stati Uniti vi è però la particolarità, impensabile in Italia, ma forse anche in tutta l'Europa, Gran Bretagna compresa, dell'esistenza di forti associazioni legali di avvocati che agiscono in nome e per conto non soltanto dei potenti di turno, bensì anche di coloro che sono stati vittime di quei poteri in dispregio delle norme costituzionali. Così che vi è stata immediata la reazione della National Lawyers Guild che "agendo per conto di OWS, http://occupywallst.org/, ha reso pubblica un ingiunzione del tribunale che permetterebbe -almeno per ora - il ritorno degli occupanti a Zuccotti Park, con tende, sacchi a pelo e tutto, perché le norme che governano l'uso di un parco privato sono diverse da quelle dei parchi pubblici e permettono di starci anche durante la notte. Al centro dell'azione legale è il primo emendamento, quello sul diritto di espressione" (da il manifesto del 16.11.2011, Giulia d'Agnolo Vallan).
Il titolo di questo post è uno degli slogan riuscitissimi del movimento, dalla pagina http://occupywallst.org/ del quale, riportiamo:
"We will push back against billionaire Michael Bloomberg and any politician who wantonly tramples on proud American freedoms: freedom of the press, freedom of speech, and the freedom of Americans to peaceably assemble and petition for change.
We will overcome the obstacles placed before us. We will not be deterred. We will persevere. Our message is resonating across America, and our cause is shared by millions around the world. We are the 99%, and we want to live in a world that is for all of us — not just for those who have amassed great wealth and power."
"Ci schiereremo sempre contro il miliardario Michael Bloomberg così come contro qualsiasi politico che arbitrariamente calpesta le orgogliosamente guadagnate libertà americane: libertà di stampa, libertà di espressione, e la libertà per tutti gli americani di riunirsi pacificamente in assemblea al fine di rivendicare il cambiamento.
Supereremo ogni ostacolo che si frapporrà al raggiungimento del nostro traguardo. Non ci scoraggeremo. Resisteremo. Il nostro messaggio risuona lungo l'intera America, e la nostra speranza, la nostra causa è quella di milioni di nostri simili nel mondo. Noi siamo il 99% e vogliamo vivere in un mondo che sia per tutti noi - non soltanto per quelli che hanno accumulato ricchezza e potere.
Non si può sfrattare un'idea il cui tempo è arrivato."
L' idea è davvero buona, le parole per dirla semplici ed efficaci, l'organizzazione creata efficiente.
Molte le verità oggettive espresse, molto il consenso.
Vorremmo cambiare. In meglio. Dobbiamo crederci.
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