donchisciotte

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Nuova era? E' da un pò di tempo che seguo, su il manifesto, le notizie relative al movimento Occupy Wall Street sorto negli USA il 17 settembre del 2011. Occupy appare come l'unico movimento di protesta di questi anni, ad avere avuto diffusione internazionale attraverso le sue semplici parole d'ordine nate da una profonda consapevolezza delle condizioni economiche, finanziarie, sociali e politiche che la globalizzazione ha creato in tutto il mondo. Vorrei in questo blog seguirne gli sviluppi, dopo averne adottato la parola che veicola l'atteggiamento principale che è anche dichiarazione di strategia. Farò spesso, il più delle volte riflessioni e considerazioni mie che serviranno principalmente a me stessa per chiarirmi le idee ed esercitarmi in quella funzione meravigliosa che all'essere umano è stata data, la scrittura. Credo, comunque, aldilà dell'adesione ad un gruppo di pensiero o di azione che esso sia, che l'atteggiamento dichiarato dal titolo del blog debba essere predisposizione usuale, soprattutto la RIVOLTA, di ciascuno di noi, di quelli che non hanno che da perdere dal corso che l'attuale politica ha intrapreso.

lunedì 21 novembre 2011

Tombe di antichi eroi

Caspar David Friedrich
Tombe di antichi eroi
1812

L'ex premier è finito, a mio parere, come premier certamente, come politico, molto probabilmente non ancora. Il  governo dei professori bocconiani ed ultraliberisti, così come i governi italiani di sempre, escludendo l'immediato dopoguerra, hanno già iniziato a rimediare, a nascondere, a soccorrere, a lasciar perdere, a lasciare andare le tante illegalità promosse e perseguite dal governo precedente. Non è forse, questo atteggiamento, in linea con la migliore, stranota, tattica democristiana? Berlusconi tratta in questi giorni, tratta con Monti, si servirà certamente dei suoi avvocati parlamentari, per addivenire ad un accordo che non lo danneggi dal punto di vista strettamente personale, magari promettendo anche di farsi da parte ma, in fondo, covando risentimento e spirito di rivalsa che la vecchiaia e la presunta saggezza che l'accompagna non servono ad attenuare in lui. I "nuovi" poteri accetteranno molte delle sue condizioni in nome della stabilità, in nome del perseguito e troppo calpestato "prestigio italiano", in nome della necessità imposta dalla crisi, in nome della celebrata e imprescindibile concordia tipica della "benpensante" società italiana. Davvero aspettiamo di vedere se, con tanto amore sbocciato per Monti e il suo governo da parte delle gerarchie ecclesiastiche, egli avrà l'ardire di tassare coloro che non hanno pagato mai. Le proprietà della Chiesa di Roma, i suoi immobili, le sue grandi ricchezze. Domanda retorica. Ne sono certa. Le tombe del dipinto, ho paura, possano diventare  tali non per i "grandi", non per quelli considerati grandi da Berlusconi, Monti, Passera, Catricalà, ma per i grandi veri, per quelli che hanno combattuto le loro battaglie avendo come obiettivo la costruzione di una società dove le diseguaglianze non fossero tanto profonde come quelle attuali, dove a coloro nati in una condizione di svantaggio venissero dati alcuni degli strumenti atti ad accorciare la distanza iniziale; strumenti che colmassero, almeno in parte, il divario.
I movimenti di protesta di questi giorni sembrano non voler accettare questo arretramento. Sono forti negli Stati Uniti. Ma in Italia? I rivoluzionari, vale a dire, i Pensanti, privi  del suffisso "ben", sono davvero tutti morti?

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