donchisciotte

donchisciotte
Nuova era? E' da un pò di tempo che seguo, su il manifesto, le notizie relative al movimento Occupy Wall Street sorto negli USA il 17 settembre del 2011. Occupy appare come l'unico movimento di protesta di questi anni, ad avere avuto diffusione internazionale attraverso le sue semplici parole d'ordine nate da una profonda consapevolezza delle condizioni economiche, finanziarie, sociali e politiche che la globalizzazione ha creato in tutto il mondo. Vorrei in questo blog seguirne gli sviluppi, dopo averne adottato la parola che veicola l'atteggiamento principale che è anche dichiarazione di strategia. Farò spesso, il più delle volte riflessioni e considerazioni mie che serviranno principalmente a me stessa per chiarirmi le idee ed esercitarmi in quella funzione meravigliosa che all'essere umano è stata data, la scrittura. Credo, comunque, aldilà dell'adesione ad un gruppo di pensiero o di azione che esso sia, che l'atteggiamento dichiarato dal titolo del blog debba essere predisposizione usuale, soprattutto la RIVOLTA, di ciascuno di noi, di quelli che non hanno che da perdere dal corso che l'attuale politica ha intrapreso.

giovedì 24 novembre 2011

Modernità

Gli Spaccapietre
Gustave Courbet
1849

Pare che Marchionne Sergio, amministratore delegato della FIAT e da molti chiamato L'eroe dei due mondi, per la facilità presunta, l'arroganza vera, con le quali si muove nel mondo del lavoro, altrui, tra USA e Italia, abbia espresso la speranza che Monti non si lasci troppo influenzare dalla politica!
Quando si dice parlar chiaro!  Nessuno può accusare il signor Marchionne di non aver espresso più che chiaramente il suo pensiero in momenti cruciali della vita italiana di questo ultimo anno. Non ha minacciato, ha avvertito e si è mosso di conseguenza. Voleva distruggere molti dei diritti acquisiti dai lavoratori dell'industria nel tempo, l'ha fatto. Voleva non avere intralci nelle sue decisioni, ha portato la FIAT fuori dalla confindustria e la FIOM fuori dalla FIAT. Padrone vecchio stampo. Uno che non ha tempo da perdere, perchè i lavoratori non contano, perché quello che conta è il prodotto, il danaro prodotto per la sua classe sociale di appartenenza. Prodotto diverso rispetto all'auto. 
Oggi leggo su il manifesto che tra le giornate di lunedi e martedi sono stati otto i morti sul lavoro.
Dovremmo farli smettere quelli come Marchionne e ribellarci alla morte, quella provocata, quella artificiale, quella permessa, quella che costituisce fattore di rischio nel baratto per poco danaro in più.

3 commenti:

  1. marchionne e la sua spocchia... scollato completamente dalla realtà, sembra che giochi a Risiko con la vita delle persone...

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  2. Brutta storia:paradigmatica anche.
    Di questo nostro tempo incattivito che permette ad un signore di comportarsi come se il '900(inteso come lotte per i diritti dei Lavoratori) non si fosse mai manifestato. Per lui siamo all'ultimo decennio dell'Ottocento. Socialisti appena qualche sporadico accenno? Per il resto un plumbeo cielo di imposizioni e sfruttamento intensivo e l'arroganza di chi pensa in termini primitivi: la fabbrica è mia e la gestisco con le regole che impongo io


    COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:

    Ma ti scrivo anche per un altro motivo:

    Logga.me negli ultimi 4 giorni ha fatto i capricci (ripetuti blocchi per manutenzione per far fronte al massiccio trasferimento di splinderiani)
    Una volta che Logga.me torna in servizio mi dici se vuoi importare come archivio storico di "occupyandrevolt" i precedenti post di UNA BIBLIOTECA?
    Se sì,
    mandami il tuo ok su klimt_77@inwind.it
    oppure su karlman@libero.it oppure su http://curiosidelmare.blogspot.com

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  3. ehii ti sei assentata? :-))
    urge una tua risposta alla domanda che ti avevo fatto nel precedente commento...

    se puoi...

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