donchisciotte

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Nuova era? E' da un pò di tempo che seguo, su il manifesto, le notizie relative al movimento Occupy Wall Street sorto negli USA il 17 settembre del 2011. Occupy appare come l'unico movimento di protesta di questi anni, ad avere avuto diffusione internazionale attraverso le sue semplici parole d'ordine nate da una profonda consapevolezza delle condizioni economiche, finanziarie, sociali e politiche che la globalizzazione ha creato in tutto il mondo. Vorrei in questo blog seguirne gli sviluppi, dopo averne adottato la parola che veicola l'atteggiamento principale che è anche dichiarazione di strategia. Farò spesso, il più delle volte riflessioni e considerazioni mie che serviranno principalmente a me stessa per chiarirmi le idee ed esercitarmi in quella funzione meravigliosa che all'essere umano è stata data, la scrittura. Credo, comunque, aldilà dell'adesione ad un gruppo di pensiero o di azione che esso sia, che l'atteggiamento dichiarato dal titolo del blog debba essere predisposizione usuale, soprattutto la RIVOLTA, di ciascuno di noi, di quelli che non hanno che da perdere dal corso che l'attuale politica ha intrapreso.

giovedì 17 novembre 2011

No leaders

Un'altra delle particolarità di questo movimento è la mancanza di leadership riconosciuta e, sempre, in qualche modo, accreditata o accreditabile. Difficile muoversi in Italia, pur nella protesta, senza un "credito" pre-esistente. Ricordo che all'indomani della manifestazione internazionale del 15 ottobre, un'intervista di Lucia Annunziata agli occupanti del Cinema San Lorenzo, a Roma, ricercava spasmodicamente, nelle domande poste alle persone interpellate, un'attribuzione di leadership, un'adesione a un qualche partito o rappresentanza politica istituzionale. Determinata la scelta degli interlocutori nel rifiuto dell'impostazione tradizionale del discorso. Il rifiuto della leadership è dunque un carattere adottato globalmente dal movimento. Segno positivo, a nostro parere.

  "Sixty days into the struggle OccupyWallStreet was violently evicted by the NYPD, who leveled our homes at Liberty Square to the ground. Our movement, however, is stronger than it has ever been. In these sixty days we have brought about a massive awakening, perhaps the largest one in the country since the Civil Rights Movement fifty years ago, and certainly the first global one in modern history. People around the world, from Spain to Australia, from Chile to the U.S. have opened their eyes together to the decadence and injustice of the common system that exploits us. This is what we mean when we say with the deepest significance: you cannot stop an idea whose time has come.
The occupation that began on the 17th of September in Zuccotti Park has proven that we still have a chance, as human beings, to unite and reform these corrupt structures, to cleanse our Government and restore our dignity. We will allow no rest and tranquility in our world until we finally achieve what we are dreaming of in our hearts. We will not stop until justice is restored, until democracy is recovered from behind the veil of political discourse, until the 99% are once again made rightful sovereign of their future, until the shadow of Wall Street is stripped of its darkness and its power. We will not stop moving forward until bankers and governments are held accountable for their crimes, until they respect every basic human right they trample on.
We will no longer tolerate the oppression of the 1% who do not want to see a creative movement, based on inclusiveness and tolerance, triumph over a system deeply rooted in social inequality. This is why we're fighting back tomorrow during N17. We will shut down Wall Street and we will occupy all of New York City with our bodies, voices and ideas.
And on this same day the message will resonate around the world! For International Student Day, our brothers and sisters in Spain will embark on a strike in education as a reaction to the capitalist logic that denies free education, and there will be rallies and occupations in Germany, Belgium, Italy, Egypt, Indonesia, Poland, Nigeria and Bulgaria. This is a call to participate in our movement as one: join your local protest, organize one in solidarity with OccupyWallStreet and all evicted squares. Don't stay home, play your part, act!
The jarring importance of this moment cannot be overlooked: as civil society collapses, destroying our livelihoods and our public services, as we are enslaved by debt and forced out of our homes, as our folklore is mined by market predators, as we stand by and watch our global environment disintegrate to the point of threatening the extinction of our species, we are compelled to act. Tomorrow, November 17th we will remind the 1% and their representative Michael Bloomberg that you cannot stop an idea whose time has come!"

Dopo 60 giorni di lotta OccupyWallStreet è stata sfrattata con la violenza dai reparti speciali della  di polizia di New York che hanno raso al suolo le nostre case in Liberty Square. Il nostro movimento, comunque, è più forte che mai. In questi sessanta giorni abbiamo prodotto un fortissimo risveglio della consapevolezza di ognuno, forse il più grande vissuto dal nostro paese da quello per il  Movimento dei  Diritti Civili di cinquanta anni fa, e certamente il primo risveglio globale nella storia moderna. I popoli di tutto il mondo, dalla Spagna all'Australia, dal Cile agli Stati Uniti hanno aperto gli occhi di fronte alla decadenza e all'ingiustizia prodotta da un sistema globale che mira al nostro sfruttamento. Questo è quanto esattamente intendiamo quando affermiamo che: non si può fermare un'idea nata dal tempo stesso.
L'occupazione iniziata il 17 settembre a Zuccotti Park, ha dimostrato che abbbiamo ancora una possibilità, in quanto esseri umani, di unirci per migliorare queste strutture corrotte, per ripulire i nostri Governi e recuperare la nostra dignità. Non permetteremo riposo e tranquillità sino a che non avremo realizzato quanto i nostri cuori sognano. Non ci fermeremo sino a che la giustizia non sarà ripristinata, sino a che la democrazia non risorgerà dal  velo dietro il quale i discorsi dell'attuale politica l'hanno relegata, sino a che il 99% non ritorni ad essere padrone del proprio futuro, sino a che l'ombra di Wall Street non sia privata della sua oscurità e del suo potere. Non ci fermeremo sino a che le banche e i governi non saranno chiamati a rendere conto dei loro crimini, sino a che non si risolveranno a rispettare ciascuno dei diritti umani che oggi calpestano.
 Non tollereremo mai più l'oppressione dell'1% che non vuole prendere in considerazione un movimento creativo come il nostro, basato sulla inclusione e sulla tolleranza, sulla volontà di distruggere un sistema economico-politico profondamente radicato nell'ineguaglianza sociale. Ecco perché la nostra lotta continuerà. Riusciremo a serrare Wall Street e occuperemo tutta la città di New York con le nostre voci, i nostri corpi e le nostre idee.
In questo stesso giorno il nostro messaggio risuonerà attraverso tutto il mondo!
Per la Giornata Internazionale  degli Studenti, i nostri fratelli e le nostre sorelle in Spagna inizieranno uno sciopero nel settore dell'istruzione come reazione alla logica capitalistica che nega il diritto all'istruzione pubblica e gratuita e si svolgeranno contemporaneamente azioni ed occupazioni in Germania, Belgio, Italia, Egitto, Indonesia, Polonia, Nigeria e Bulgaria. Questo è un invito a partecipare al nostro movimento pensato come unitario e globale: unisciti alle proteste sii parte del movimento solidale di OccupyWallStreet e di tutte le piazze svuotate. 
Non stare a casa, fai la tua parte, agisci!


La decisiva importanza di questo momento non può essere sottovalutata: mentre la società civile collassa affondando il nostro tenore di vita al di sotto di una accettabile soglia, distruggendo i servizi pubblici, poiché siamo resi schiavi dal debito e cacciati via dalle nostre case, poiché la nostra cultura e le nostre tradizioni sono minacciate dai predatori del mercato, poiché assistiamo alla lenta agonia del nostro ambiente naturale al punto che sentiamo minacciata la sopravvivenza della nostra stessa specie, per tutte queste ragioni, noi siamo obbligati ad agire. Oggi, 17 novembre ricorderemo all'1% e al suo rappresentante, Michael Bloomberg, che non si può fermare un'idea il cui tempo è arrivato.


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