donchisciotte

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Nuova era? E' da un pò di tempo che seguo, su il manifesto, le notizie relative al movimento Occupy Wall Street sorto negli USA il 17 settembre del 2011. Occupy appare come l'unico movimento di protesta di questi anni, ad avere avuto diffusione internazionale attraverso le sue semplici parole d'ordine nate da una profonda consapevolezza delle condizioni economiche, finanziarie, sociali e politiche che la globalizzazione ha creato in tutto il mondo. Vorrei in questo blog seguirne gli sviluppi, dopo averne adottato la parola che veicola l'atteggiamento principale che è anche dichiarazione di strategia. Farò spesso, il più delle volte riflessioni e considerazioni mie che serviranno principalmente a me stessa per chiarirmi le idee ed esercitarmi in quella funzione meravigliosa che all'essere umano è stata data, la scrittura. Credo, comunque, aldilà dell'adesione ad un gruppo di pensiero o di azione che esso sia, che l'atteggiamento dichiarato dal titolo del blog debba essere predisposizione usuale, soprattutto la RIVOLTA, di ciascuno di noi, di quelli che non hanno che da perdere dal corso che l'attuale politica ha intrapreso.

venerdì 25 novembre 2011

Greve geral contra o roubo

Lisbon dreams




Sciopero generale a Lisbona, contro il furto.
Furto  alle classi lavoratrici perpetrato dai rappresentanti della finanza, europea e mondiale. 
Portogallo, Grecia, Italia governate da delegati della BCE. Nonostante la rinuncia della politica  a svolgere il suo ruolo tradizionale e l'affossamento della Democrazia non si intravvede all'orizzonte alcun miglioramento di quegli stessi parametri finanziari il cui cattivo andamento era servito da stimolo al commissariamento dell'azione politica. Il valore dei differenziali tra titoli dei paesi "deboli", Portogallo, Grecia, Italia e quelli tedeschi continua ad ampliarsi a favore dei tedeschi, le richieste della BCE, pare siano necessità imprescindibile ed unica possibilità di sopravvivenza, unica azione immaginabile, unica alternativa, pena il disastro, ma il disastro continua, nonostante tutti gli arretramenti dei diritti, ad avanzare e i sacrifici continuano ad essere imposti solamente a coloro che hanno quasi nulla da dare. Il sindacato portoghese protesta contro quella che chiama una politica di "terra queimada", distruggere qualsiasi idea di "diritto" per avere mani libere nell'imporre regole che privilegiano la ricchezza, i pochi, appunto, l'1% della popolazione mondiale contro il 99% che deve essere invisibile, manipolabile, eliminabile e sostituibile all'infinito, come nei lavori a termine, come nei contratti di lavoro in nero. 
Sciopero generale, di tutti noi contro l'ingiustizia impostaci dall'1% che ha, ed attinge dai mercati, dal mondo della finanza la propria realtà ma pesa interamente sulla nostra.

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